domenica, dicembre 24, 2006

CARNET DE CULO Chapter 1 - The Smart Set

Alle undici di mattina Carnet de Culo se ne stava nella vasca da bagno, mollemente abbandonato nell'acqua leggermente profumata di patchouli. Titillava pigramente le corde del piccolo ukulele, ricordo del suo ultimo viaggio nelle isole del Pacifico, traendone i caratteristici suoni limpidi e lamentosi, secondo una semplice melodia insegnatagli dalla sua vahine nelle chiare notti del tropico. Di quando in quando una breve scoreggia saliva a galla creando graziose bollicine.
"Amor... Amor... ti stringo al cuor... ti parlo ancooor... d'amor... "
Che noia. A mezzogiorno lo attendeva il consueto appuntamento del giovedì con la giovane Lady Gwendaline, e insieme si sarebbero recati a colazione da Lady Cophetua Hinshelwood.
La piccola Gwendaline! Si conoscevano fin da bambini, fin da quando era solito passare le vacanze estive nella casa di campagna di zia Ethelred, nella tenuta del Carnarvonshire. Lo zio Wulfstan, conte di Glamorgan, veniva a prenderlo alla stazione di Huddersfield con la Bentley guidata dal vecchio Winnie, autista e giardiniere nonché stalliere di famiglia. Li accompagnava Gwen, figlia della cuoca Jemima e del maggiordomo, il signor Hichens.
Già allora Gwendaline aveva un culo spropositato e lui la chiamava Chiappona. Lei sembrava offendersi, ma in realtà, non si sa come, era fiera di portarsi attorno quelle immense natiche tremolanti, e celiava.
Ma ora? Ne era passata di acqua sotto i ponti! Gwendaline era riuscita a sposare in prime nozze il figlio del reverendo Higgins. Quando il poveretto morì improvvisamente non passò molto tempo che si fidanzasse con Tobia Peacock, un giovane e facoltoso uomo d'affari di Leeds. Alla sua morte, sopravvenuta inaspettatamente un mese dopo le nozze, Gwendaline si trasferì a Londra, prendendo alloggio in una graziosa palazzina di Pimlico. Ella era ormai dotata di cospicui mezzi di fortuna, e conduceva una vita agiata. Fu poco dopo il suo arrivo nella capitale che si incontrarono nuovamente: Lady Hinshelwood, che amava contornarsi di giovani rampolli, era solita invitare ai suoi ambìti ricevimenti le giovani più in vista del momento, e a Gwendaline in virtù delle proporzioni del suo olimpico culo era stato facile accedere al salotto della signora. Ebbe così modo di conoscere il giovane conte di Culloden upon Bigelow, che sposò dopo un brevissimo fidanzamento. Purtroppo il matrimonio ebbe vita breve: Culloden morì improvvisamente pochi mesi dopo che si erano stabiliti nelle nuova magione di Chelsea. Carnet de Culo si trovava ora in un certo imbarazzo. Lady Cophetua non gli aveva nascosto che avrebbe molto gradito che frequentasse più assiduamente Gwendaline, e lui non poteva rifiutarsi visto l'aiuto che aveva ricevuto dalla signora la volta che aveva perso 3500 sterline al giuoco del backgammon, l'altra volta che un uomo era morto mentre lui stava guidando da ubriaco la sua automobile sportiva in Hyde Park e quando una donna era scomparsa dopo una di quelle festicciole. Di certo Lady Hinshelwood aveva validi motivi per favorire questa frequentazione: il suo defunto marito era stato socio del padre del giovane Culloden nella fabbrica della Salsa Pea & Lerrins, "La Salsa Che Fa Bruciare Il Culo" dalla formula segreta. Ma il vecchio conte, ucciso da una pallina vagante durante una partita di golf, aveva lasciato aperte molte grosse posizioni debitorie con la società di cui lei era ora titolare e che il figlio non aveva voluto onorare.
Favorendo un'unione tra l'erede Gwendaline e Carnet, che dipendeva da lei, avrebbe potuto rientrare in possesso di una grossa somma di denaro, oltre a terreni, fabbricati e certificati azionari, e forse anche della formula della Salsa.
Mentre si avvolgeva nell'accappatoio tiepido, Carnet si accorse di avere paura.

1 Comments:

Blogger Derek Contro Tutti said...

La colpa, il denaro, il culo. Il potere, l'intrigo, il caso, la merda.
Tutto questo, ma molto altro ancora, nel nuovo romanzo psico- storico-erotico-demenzial dandy "Carnet De Culo".
Carnet De Culo: quando scrivere è come cagare.

dicembre 24, 2006  

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