CARNET DE CULO Chapter 5 - Tagging after
Era ormai Natale. La mezzanotte era passata da poche ore. La macchina di Carnet era sfrecciata oltre la stazione di Elephant and Castle e si era fermata dopo un centinaio di metri davanti alla Castle Brasserie (NdE: cucina del Bangladesh, chiusura alle 22, quindi già chiusa). Poco dopo era ripartita verso Camberwell, un sobborgo della parte meridionale della città noto per le sue origini medioevali, per la chiesa di St. Giles e per il fatto che Brian Ferry aveva vissuto lì. Ma non era certo per tutto questo che Carnet era venuto da queste parti, per giunta nella notte di Natale. Chi l'aveva visto poche ore prima aveva notato in lui segni di preoccupazione misti ad ansia e chi l'aveva visto così diverso dal solito era John Caruso.
John Caruso aveva seguito Carnet per tutta la serata, in maniera discreta, lontano sufficientemente per non farsi scorgere, vicino a sufficienza per non perderlo di vista. Lo aveva seguito senza riuscire a capire perchè Lord De Culo a notte fonda, si aggirasse per le vie di un sobborgo abitato in prevalenza da caraibici e da mediorentali. Carnet si era fermato a Camberwell Green* davanti ad una enorme cancellata in ferro battuto di fianco ad una casa di riposo. Poco dopo venne accolto da un personaggio assai inconsueto: un uomo di razza indiana, con un grosso turbante turchino ed una lunga veste bianca con colletto alla coreana.
Il cancello si richiuse alle sue spalle. John si preparò ad una lunga attesa cercando di capire perchè Carnet si fosse fermato nei pressi di un ristorante chiuso e sperando il freddo umido della notte non favorisse uno dei suoi soliti attacchi di colite.
* Sulla sinistra un progetto di Hughes Minet Esq. di una fattoria a Camberwell Green per Thomas Greensteed. Fu realizzata nel 1789 ma poi venne demolita nel 1819 per fare spazio alla Camberwell New Road (che poteva passare da un'altra parte!). Il terreno venne acquistato dall'assemblea parrocchiale alla fine del 1800 per proteggerlo (questa la dichiarazione ufficiale) dalla speculazione edilizia. Ma quale fu il vero motivo? (ma questa è un'altra storia anche se Carnet De Culo in questo momento si trova proprio lì, nel soggiorno di Madame Shalikhan, proprio nel punto in cui sorgeva la fattoria due secoli prima).
John Caruso aveva seguito Carnet per tutta la serata, in maniera discreta, lontano sufficientemente per non farsi scorgere, vicino a sufficienza per non perderlo di vista. Lo aveva seguito senza riuscire a capire perchè Lord De Culo a notte fonda, si aggirasse per le vie di un sobborgo abitato in prevalenza da caraibici e da mediorentali. Carnet si era fermato a Camberwell Green* davanti ad una enorme cancellata in ferro battuto di fianco ad una casa di riposo. Poco dopo venne accolto da un personaggio assai inconsueto: un uomo di razza indiana, con un grosso turbante turchino ed una lunga veste bianca con colletto alla coreana.
Il cancello si richiuse alle sue spalle. John si preparò ad una lunga attesa cercando di capire perchè Carnet si fosse fermato nei pressi di un ristorante chiuso e sperando il freddo umido della notte non favorisse uno dei suoi soliti attacchi di colite.
* Sulla sinistra un progetto di Hughes Minet Esq. di una fattoria a Camberwell Green per Thomas Greensteed. Fu realizzata nel 1789 ma poi venne demolita nel 1819 per fare spazio alla Camberwell New Road (che poteva passare da un'altra parte!). Il terreno venne acquistato dall'assemblea parrocchiale alla fine del 1800 per proteggerlo (questa la dichiarazione ufficiale) dalla speculazione edilizia. Ma quale fu il vero motivo? (ma questa è un'altra storia anche se Carnet De Culo in questo momento si trova proprio lì, nel soggiorno di Madame Shalikhan, proprio nel punto in cui sorgeva la fattoria due secoli prima).
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