CARNET DE CULO Chapter 10 - Upon or in the Shit?
John si era preparato ad una lunga attesa ma la noia fece la sua comparsa in maniera violenta. John prese allora il suo notebook e trovò subito una rete disponibile. Diede un'occhiata alla posta, cancellò subito tutti i messaggi relativi al potenziamento e all'indurimento del suo pene e subito dopo si mise alla ricerca di informazioni su luogo dove si trovava. Uno strano posto. Un piccolo sobborgo a sud est del centro di Londra dove avevano vissuto e dove erano morti personaggi famosi, attori, pittori, musicisti e molta povera gente senza nome. Nei pressi della villa dove Carnet era entrato sorgeva infatti la Peckam House, un manicomio, chiuso nel 1955, dove, per un motivo o per l'altro, veniva rinchiusa gente lunatica o più semplicemente scomoda, un posto malsano, umido e degradato dove la permanenza media, prima del decesso, era di soli 18 mesi. Ma tra il dicembre del 1845 e il gennaio dell'anno successivo la situazione precipitò. Una terribile dissenteria si diffuse tra tutti gli ospiti dell'Asylum. Le autorità intervennero subito modificando la dieta, aggiungendo grandi quantità di birra che prolungarono la produzione di escrementi e abbondanti dosi di riso che li solidificarono. Alla fine di gennaio tutt'intono al manicomio si innalzavano montagne di merda; il tempo insolitamente secco le conservò e limitò il tanfo ma il problema andava risolto. Il cognato dell'assessore alla sanità, proprietario di una azienda di scavi, trovò la soluzione.
This asylum, known as Camberwell House, with its surrounding pleasure and garden grounds, occupies a space of some twenty acres, part of which is laid out in a park-like manner, the remainder being kept for the use of the patients who take an interest in garden pursuits.
I venti acri della proprietà vennero trasformati in un formicaio, profondi pozzi lasciarono praticamente intatta la bellezza del parco mentre le gallerie orizzontali presto si prestarono ad essere riempite. Il terreno sarebbe stato fertilissimo e gli ospiti sopravvissuti avrebbero potuto dedicarsi alla cura dei giardini***.
"Carnet è sopra la merda!" pensò John dopo avere letto con attenzione le notizie del sito che aveva trovato casualmente senza sapere che, pur avendo formalmente ragione, la preposizione corretta non era sopra ma nella. Carnet era infatti nella merda.
***Si disse poi che le piante del parco crescevano molto velocemente, belle, rigogliose ma con un piccolo difetto: dai rami spezzati usciva un liquame scuro e puzzolente. Timothy Lovejoy Higgins, il naturalista della Regina Vittoria, dopo avere analizzato più volte il succo della pianta e avere chiesto scusa alla sua sovrana non trovò per l'insolito vegetale un nome migliore di Arbor Sterci, volgare: Shit Tree, i.e. Albero della Merda. Si disse anche che T.L. Higgins riuscì a fare fermentare con ottimi risultati i campioni raccolti e a vendere poi il prodotto, caratterizzato da un forte sapore di acido fenico, alle distillerie di Islay.
This asylum, known as Camberwell House, with its surrounding pleasure and garden grounds, occupies a space of some twenty acres, part of which is laid out in a park-like manner, the remainder being kept for the use of the patients who take an interest in garden pursuits.
I venti acri della proprietà vennero trasformati in un formicaio, profondi pozzi lasciarono praticamente intatta la bellezza del parco mentre le gallerie orizzontali presto si prestarono ad essere riempite. Il terreno sarebbe stato fertilissimo e gli ospiti sopravvissuti avrebbero potuto dedicarsi alla cura dei giardini***.
"Carnet è sopra la merda!" pensò John dopo avere letto con attenzione le notizie del sito che aveva trovato casualmente senza sapere che, pur avendo formalmente ragione, la preposizione corretta non era sopra ma nella. Carnet era infatti nella merda.
***Si disse poi che le piante del parco crescevano molto velocemente, belle, rigogliose ma con un piccolo difetto: dai rami spezzati usciva un liquame scuro e puzzolente. Timothy Lovejoy Higgins, il naturalista della Regina Vittoria, dopo avere analizzato più volte il succo della pianta e avere chiesto scusa alla sua sovrana non trovò per l'insolito vegetale un nome migliore di Arbor Sterci, volgare: Shit Tree, i.e. Albero della Merda. Si disse anche che T.L. Higgins riuscì a fare fermentare con ottimi risultati i campioni raccolti e a vendere poi il prodotto, caratterizzato da un forte sapore di acido fenico, alle distillerie di Islay.
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