lunedì, gennaio 01, 2007

CARNET, Chapter 18 - What Madame Shalikhan saw

Lo studio di Madame Shalikhan era avvolto in un fumo bluastro. Madame era in preda a una delle sue crisi.Gli occhi fuori dalle orbite, la bizzarra culomante stava seduta a gambe larghe sul tappeto, le chiome scarmigliate e le vesti lacere. Urlava, smaniava, chiamava a perdifiato Punjab, il suo fido assistente.
L’uomo apparve alla porta, serafico. Come al solito indossava il suo turbante turchino, perfettamente annodato alla maniera dei sikh.
“Punjab, dobbiamo avere quel segreto!”
“Di quale segreto state parlando, Madame?”
“Quell’uomo... Lord De Culo... Come lui arrivato fino a noi?”
“Ha avuto il Vostro nominativo da Lady Hinshelwood.”
“Mmh. Quell’uomo... ha culo... criptico!”
“Cosa intendete dire, Madame?”
“Che lui molti lati oscuri. Il che, trattandosi di un culo, non dovrebbe suscitare troppe sorprese. Ma Lord De Culo ha troppe zone illeggibili, anche con mio culoscopio, regalato me da Bahnadistar Rivtiwara, bodishattwa dei culi, a Benares.
Prima di tutto lui schizofrenico. Crede avere un fratello gemello. Si capisce che ha avuto una vita dura, e che adesso gode di esistenza agiata, eppure...
“Eppure, Madame?”
“Eppure quell’uomo sta seduto su bella montagna di sterline, anche se ancora lui non sa”
“Bene, Madame. Un punto a nostro favore, direi”
“Purtroppo no, Punjab. Perchè ho visto sterline, ma non visto come farà a procurarsele. Non visto cosa che vale così tanto. Una cosa che lui sa... Lui, e una donna. In culoscopio io visto chiaramente donna che gli rivelava un segreto. Ma non ho sentito di cosa si tratta.”
“Vuole che me ne occupi io, vero, Madame?”
“Esatto, mia tigre del Tamil Nadu. Questo è lavoro per te. Ma... ho visto anche pericolo... stai attento a un’altro uomo... un italiano. Si chiama Caruso”.