CARNET DE CULO Chapter 15
L'improvvisa comparsa di Jason non era piaciuta a Kate. La riservatezza della sua missione poteva venire compromessa e per giunta c'erano cose del suo passato che era meglio non venissero a galla. Ma ormai...
Premette il pulsante del campanello. Attese. Attese ancora. Vide una luce filtrare sotto la porta, sentì dei passi, la porta si socchiuse e spuntò un viso familiare, più rilassato di come lo ricordava. La porta si aperse del tutto e apparve Carne, un po' ingrassato rispetto all'ultima volta, fasciato in una morbida vestaglia.
"Buona sera" disse "in cosa posso esservi utile'"
"Carne, sono Kate!"
"Kate chi?" (Jason si tranquillizzò, forse le cose non stavano come lui aveva pensato)
"Kate Fuller! Possibile che tu sia così rincoglionito?"
Kate. Ora si ricordava di lei, delle tempeste ormonali che il suo fresco corpo aveva scatenato in lui, di quel rapido accoppiamento che aveva preceduto la fine di due templari e della storia precedente... Ma questa Kate era diversa, era una donna, le tette avevano un'altra forma e il volto cominciava ad avere le tracce del tempo. E quella spazzatura d'uomo che aveva vicino chi era? Uno spacciatore, un lenone, o ancora peggio?
"e questo è il mio fidanzato, Jason. Ho bisogno di parlarti" continuò Kate.
"Accomodatevi" disse Carne, con la sensazione che il passato stesse tornando per giunta proprio nella notte di Natale.
Le appliques di ottone dell'ingresso illuminavano dall'alto alcuni quadri, tutti paesaggi dello Yorkshire, tutti di Constable. Uno di questi attrasse l'attenzione di Kate che riconobbe l'ansa del fiume e la struttura della costruzione rurale, oggi trasformata in una villotta di campagna. Ma non era lì per ammirare una collezione di dipinti e entrò nella biblioteca per prima sentendo lo sguardo di Carne accarezzarle le chiappe.
"Cazzo, Kate! Io con queste storie ho chiuso, sono finalmente tranquillo, soldi ne ho a sufficienza per vivere in un relativo lusso, sono diventato pigro, anche grasso. E tu arrivi qui con un fidanzato che, senza offesa, non è adatto assolutamente al suo ruolo e mi porti solo delle deduzioni basate sull'interpretazione di una flebile scoreggia?"
"Non ci capisco un cazzo" pensò Jason.
"Peccato che mio fratello sia uscito poco fa." continuò Carne "Molto probabilmente lui ti avrebbe dato retta. Non ha mai fatto un cazzo in vita sua, ha sperperato denaro in grandi quantità con il gioco e con le donne, è sempre alla ricerca di nuove emozioni per vincere la noia. Una storia come la tua sicuramente, grazie anche al tuo bel culo, lo avrebbe affascinato."
"Se va avanti così gli spacco il muso" pensò Jason.
"Tuo fratello? Hai un fratello? Da quando?"
"Da sempre. E' il mio gemello. Si chiama Carnet."
Il silenzio nella bella casa vittoriana si sovrappose a quello della notte di Natale in Bedford Square.
Premette il pulsante del campanello. Attese. Attese ancora. Vide una luce filtrare sotto la porta, sentì dei passi, la porta si socchiuse e spuntò un viso familiare, più rilassato di come lo ricordava. La porta si aperse del tutto e apparve Carne, un po' ingrassato rispetto all'ultima volta, fasciato in una morbida vestaglia.
"Buona sera" disse "in cosa posso esservi utile'"
"Carne, sono Kate!"
"Kate chi?" (Jason si tranquillizzò, forse le cose non stavano come lui aveva pensato)
"Kate Fuller! Possibile che tu sia così rincoglionito?"
Kate. Ora si ricordava di lei, delle tempeste ormonali che il suo fresco corpo aveva scatenato in lui, di quel rapido accoppiamento che aveva preceduto la fine di due templari e della storia precedente... Ma questa Kate era diversa, era una donna, le tette avevano un'altra forma e il volto cominciava ad avere le tracce del tempo. E quella spazzatura d'uomo che aveva vicino chi era? Uno spacciatore, un lenone, o ancora peggio?
"e questo è il mio fidanzato, Jason. Ho bisogno di parlarti" continuò Kate.
"Accomodatevi" disse Carne, con la sensazione che il passato stesse tornando per giunta proprio nella notte di Natale.
Le appliques di ottone dell'ingresso illuminavano dall'alto alcuni quadri, tutti paesaggi dello Yorkshire, tutti di Constable. Uno di questi attrasse l'attenzione di Kate che riconobbe l'ansa del fiume e la struttura della costruzione rurale, oggi trasformata in una villotta di campagna. Ma non era lì per ammirare una collezione di dipinti e entrò nella biblioteca per prima sentendo lo sguardo di Carne accarezzarle le chiappe.
"Cazzo, Kate! Io con queste storie ho chiuso, sono finalmente tranquillo, soldi ne ho a sufficienza per vivere in un relativo lusso, sono diventato pigro, anche grasso. E tu arrivi qui con un fidanzato che, senza offesa, non è adatto assolutamente al suo ruolo e mi porti solo delle deduzioni basate sull'interpretazione di una flebile scoreggia?"
"Non ci capisco un cazzo" pensò Jason.
"Peccato che mio fratello sia uscito poco fa." continuò Carne "Molto probabilmente lui ti avrebbe dato retta. Non ha mai fatto un cazzo in vita sua, ha sperperato denaro in grandi quantità con il gioco e con le donne, è sempre alla ricerca di nuove emozioni per vincere la noia. Una storia come la tua sicuramente, grazie anche al tuo bel culo, lo avrebbe affascinato."
"Se va avanti così gli spacco il muso" pensò Jason.
"Tuo fratello? Hai un fratello? Da quando?"
"Da sempre. E' il mio gemello. Si chiama Carnet."
Il silenzio nella bella casa vittoriana si sovrappose a quello della notte di Natale in Bedford Square.
3 Comments:
Abbiamo lasciato intendere, all'inizio, che Carnet fosse Carne. Bene, ora recuperiamo Carne, quello vero, perchè entri in azione. Sarebbe stato un insulto averlo fatto diventare un dandy debosciato!
In effetti...
Carnet e Carne sono la stessa persona
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