sabato, gennaio 13, 2007

CARNET 119 - Winnie

Winnie ringraziò in cuor suo Lady Gwendalyne. Carne gli aveva chiesto un prestito e lui avrebbe acconsentito volentieri malgrado qualche piccola preoccupazione per come si stavano mettendo le cose. L'assegno scoperto aveva costretto Carne a dirgli, a mo' di Flack:
"Scherzavo, Winnie. Grazie lo stesso, volevo solo vedere come avresti reagito."
Winnie aveva visto crescere il piccolo Di Culo, era lui ad accompagnarlo a scuola, era lui che andava a riprenderlo, lo guardava ammirato quando prendeva lezioni di scherma, era il primo ad applaudire ad una stoccata vincente durante i suoi primi tornei, era il suo discreto autista mentre, nel sedile posteriore della Jaguar, avvenivano i primi approcci sessuali, gli aveva personalmente stirato la prima divisa dell'accademia. Con sofferenza lo aveva visto allontanarsi, sparire per lunghi periodi, ritornare per curarsi le ferite per poi allontanarsi di nuovo. Le parole non servivano, Winnie intuiva sempre i gradi del malessere del padroncino e cercava sempre di essere al posto giusto quando ci sarebbe stato bisogno di lui. Ora si trovava in un ambiente poco familiare, lontano dalle comodità della bella casa vittoriana di Bedford Square. Il cielo era plumbeo e sopra di lui una coppia di falchi merdini stava danzando nel vento, sotto di lui il suolo marrone simile alle feci umane, con il caratteristico colore bruno chiaro dei massicci calcarei, simili a diarrea depositata su merda indurita.
"Terribilis est locum iste. Cosa ci faccio qui?" si chiese.
"Lo so, questo luogo oscuro mi attendeva" si rispose.
Si ricordava bene di quando al seguito di Euston Meruris, maestro d’occultismo e al contempo agente dei servizi segreti inglesi, alla fine della seconda guerra mondiale aveva aderito alla Brown Gate – una derivazione della Società Esoterica Gallese – e poi fondato una sezione inglese dell’Ordo Merdiensis. La Brown Gate è a sua volta collegata con associazioni tedesche connesse alla dottrina segreta della russa madame Варианты замены– fondatrice a New York, nel 1946, della Società Iperfecale – e all’antroposofia del curato Higgins.
Da allora era rimasto in sonno per poco più di sessantanni. Ora Winnie si era svegliato per portare a termine il suo compito.