CARNET113
Per la verità Grande Merda era un po' sorpreso.
Non era consuetudine che un personaggio appartenente al racconto interagisse con coloro che tenevano le redini del gioco. Sempre ammesso che lui e Colui avessero davvero quel ruolo. Una volta era toccato anche a lui muoversi dallo Yorkshire e andare in Italia a prendere accordi con il Commendator Breviglieri. E un'altra volta aveva dovuto andare fino in Messico, fingersi uno zoppo con la barba sfatta da tre giorni, andare al Merdoso Beach e con tutti gli sgabelli liberi, sedersì proprio lì, accanto a Carne. Ma si trattava di suo figlio... Adesso invece, quella vecchia baldraccona imbellettata pretendeva di venire a interferire direttamente nella storia, probabilmente per tutelare qualche suo interesse.
Il fuoco scoppiettava.
"Buon giorno, Lord Di Culo" disse l'anziana signora, mostrando che sapeva chiaramente chi aveva davanti, anche se il padre di Carne si era sempre nascosto dietro diversi pseudonimi.
"Milady," disse laconicamente Grande.
"Ti fa piacere una tazza di the, Coffy?" disse svogliatamente Colui
"Preferirei un goccetto di whisky di malto" rispose lady Cophetua, un po' ansiosa.
"Costas, ti prego, caro, porta un Glen Shitlarson a Lady Cophetua... liscio, vero?"
"... e doppio" aggiunse la nobildonna.
"A ma il solito the verde, e a Grande uno yogurth al mango" Grande incassò silenzioso. Odiava lo yogurth al mango.
Passi felpati di Constantin sul bukara, scoppiettio della brace. La neve cadeva silenziosa.
La vecchia pendola scandì le cinque del pomeriggio.
"Veniamo al dunque, signori... - cominciò accorata Lady Cophetua - come senz'altro saprete, a Londra io godo di una certa influenza. E come certo immaginerete le informazioni mi arrivano da più fonti. Inoltre ho a cuore il destino di Mister Carne, perchè è il fratello del mio povero Carnet, ed è l'unico che può garantirgli di continuare a vivere in modo agiato. Ho saputo che Carne adesso è molto ricco, mentre Carnet... beh, diciamo che spende troppo, povero cuore".
"Milady, sapete che noi non potremmo..." obbiettò Grande Merda, ostacolando come sempre qualcuno che aveva intenzione di aiutare suo figlio.
"Basta con queste stronzate, Milord. Che cos'è, un gioco di ruolo? Parliamoci per una volta come persone autentiche, senza pensare a chi siamo e ai ruoli che ci hanno assegnati"
"Ebbene?" chiese Colui
"Ebbene - aggiunse Lady Cophetua - ho saputo anche che ci sono delle tappe obbligatorie... dei capitoli prescritti. Non è forse vero?"
"Come l'hai saputo?" chiese Colui
"Ha, sono una vecchia signora, ma ho amici nei Servizi Segreti... Numero 12: eroe messo alla prova dal donatore amico...
Numero 13: reazione dell'eroe..."
"Vi prego, Milady..." disse Grande Merda stridulo.
Nello Yorkshire cominciava a imbrunire. La neve si faceva azzurra per le ombre della sera. Colui si alzò, prese un ciocco di castagno e lo pose nel camino.
"Vorrei essere io la donatrice amica. Vorrei mettere alla prova Carne." disse la vecchia con sguardo lubrico.
"Ma il donatore c'è già. Si chiama Flack."
"Allora dovremo eliminare questo Flack" disse Lady Cophetua.
"Non si potrebbero cambiare i destini prescritti... Ma perchè ci tieni tanto?" chiese Colui, sorseggiando il the verde.
"Deve rivelarmi un segreto"
"Quale segreto?"
"Madame Shalikhan mi è apparsa durante una seduta spiritica, e mi ha detto che Carne conosce il segreto della Salsa Pea & Lerrins. Se non scopriamo quel segreto, La fortuna di Miss Gwendaline si assottiglierà giorno dopo giorno!"
"Ah, un vero problema" disse sarcastico Grande Merda
"Si, milord, un problema, perche in CARNET DE CULO Chapter 28, sta scritto: "Ora si trattava di far sapere a Lady Hinshelwood che l'ingrediente era prodotto dall' Helleborus Foetidus Mutans, Lady Cophetua sarebe andata a prelevare le piante nel parco, Carnet sarebbe stato temporaneamente salvo".
"Non capisco dove sta il problema" disse Colui un po' stizzito.
il fuoco scoppiettava nuovamente.
"Il problema è che nessuno ha dato seguito a quella frase. Carne è partito, quindi a rigor di logica io non so nulla"
"Mio Dio - pensò Grande Merda - questa vecchia nevrotica è qui per una svista nel racconto... Con tutti i problemi che abbiamo. E'pazzesco!"
"Non è pazzesco, Milord - disse Lady Cophetua leggendogli nel pensiero - è solo che a me piacciono le cose ben fatte. Tutto qua".
Non era consuetudine che un personaggio appartenente al racconto interagisse con coloro che tenevano le redini del gioco. Sempre ammesso che lui e Colui avessero davvero quel ruolo. Una volta era toccato anche a lui muoversi dallo Yorkshire e andare in Italia a prendere accordi con il Commendator Breviglieri. E un'altra volta aveva dovuto andare fino in Messico, fingersi uno zoppo con la barba sfatta da tre giorni, andare al Merdoso Beach e con tutti gli sgabelli liberi, sedersì proprio lì, accanto a Carne. Ma si trattava di suo figlio... Adesso invece, quella vecchia baldraccona imbellettata pretendeva di venire a interferire direttamente nella storia, probabilmente per tutelare qualche suo interesse.
Il fuoco scoppiettava.
"Buon giorno, Lord Di Culo" disse l'anziana signora, mostrando che sapeva chiaramente chi aveva davanti, anche se il padre di Carne si era sempre nascosto dietro diversi pseudonimi.
"Milady," disse laconicamente Grande.
"Ti fa piacere una tazza di the, Coffy?" disse svogliatamente Colui
"Preferirei un goccetto di whisky di malto" rispose lady Cophetua, un po' ansiosa.
"Costas, ti prego, caro, porta un Glen Shitlarson a Lady Cophetua... liscio, vero?"
"... e doppio" aggiunse la nobildonna.
"A ma il solito the verde, e a Grande uno yogurth al mango" Grande incassò silenzioso. Odiava lo yogurth al mango.
Passi felpati di Constantin sul bukara, scoppiettio della brace. La neve cadeva silenziosa.
La vecchia pendola scandì le cinque del pomeriggio.
"Veniamo al dunque, signori... - cominciò accorata Lady Cophetua - come senz'altro saprete, a Londra io godo di una certa influenza. E come certo immaginerete le informazioni mi arrivano da più fonti. Inoltre ho a cuore il destino di Mister Carne, perchè è il fratello del mio povero Carnet, ed è l'unico che può garantirgli di continuare a vivere in modo agiato. Ho saputo che Carne adesso è molto ricco, mentre Carnet... beh, diciamo che spende troppo, povero cuore".
"Milady, sapete che noi non potremmo..." obbiettò Grande Merda, ostacolando come sempre qualcuno che aveva intenzione di aiutare suo figlio.
"Basta con queste stronzate, Milord. Che cos'è, un gioco di ruolo? Parliamoci per una volta come persone autentiche, senza pensare a chi siamo e ai ruoli che ci hanno assegnati"
"Ebbene?" chiese Colui
"Ebbene - aggiunse Lady Cophetua - ho saputo anche che ci sono delle tappe obbligatorie... dei capitoli prescritti. Non è forse vero?"
"Come l'hai saputo?" chiese Colui
"Ha, sono una vecchia signora, ma ho amici nei Servizi Segreti... Numero 12: eroe messo alla prova dal donatore amico...
Numero 13: reazione dell'eroe..."
"Vi prego, Milady..." disse Grande Merda stridulo.
Nello Yorkshire cominciava a imbrunire. La neve si faceva azzurra per le ombre della sera. Colui si alzò, prese un ciocco di castagno e lo pose nel camino.
"Vorrei essere io la donatrice amica. Vorrei mettere alla prova Carne." disse la vecchia con sguardo lubrico.
"Ma il donatore c'è già. Si chiama Flack."
"Allora dovremo eliminare questo Flack" disse Lady Cophetua.
"Non si potrebbero cambiare i destini prescritti... Ma perchè ci tieni tanto?" chiese Colui, sorseggiando il the verde.
"Deve rivelarmi un segreto"
"Quale segreto?"
"Madame Shalikhan mi è apparsa durante una seduta spiritica, e mi ha detto che Carne conosce il segreto della Salsa Pea & Lerrins. Se non scopriamo quel segreto, La fortuna di Miss Gwendaline si assottiglierà giorno dopo giorno!"
"Ah, un vero problema" disse sarcastico Grande Merda
"Si, milord, un problema, perche in CARNET DE CULO Chapter 28, sta scritto: "Ora si trattava di far sapere a Lady Hinshelwood che l'ingrediente era prodotto dall' Helleborus Foetidus Mutans, Lady Cophetua sarebe andata a prelevare le piante nel parco, Carnet sarebbe stato temporaneamente salvo".
"Non capisco dove sta il problema" disse Colui un po' stizzito.
il fuoco scoppiettava nuovamente.
"Il problema è che nessuno ha dato seguito a quella frase. Carne è partito, quindi a rigor di logica io non so nulla"
"Mio Dio - pensò Grande Merda - questa vecchia nevrotica è qui per una svista nel racconto... Con tutti i problemi che abbiamo. E'pazzesco!"
"Non è pazzesco, Milord - disse Lady Cophetua leggendogli nel pensiero - è solo che a me piacciono le cose ben fatte. Tutto qua".
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