martedì, gennaio 09, 2007

inserto economico: LA CRISI DELLA MERDA

Imperversa una crisi internazionale tra le più violente e complesse degli ultimi decenni. Essa si intreccia con una crisi economica che a sua volta preoccupa gli ambienti politici gestori del sistema per la sua tendenziale espansione mondiale. Ciò crea un corto circuito tra la diffusione mondiale del comando capitalistico e la sua crisi interna.In particolare, la crisi economica trova la sua massima e più dirompente componente dell'ultimo tracollo del mercato della merda, svalutata sui mercati internazionali e caratterizzata da una riduzione progressiva delle plusvalenze per gli investitori occidentali, sorpresi da una "doccia calda", come l'ha definita The Guardian. Potranno i maggiori organismi internazionali – il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale – porvi qualche rimedio e agevolarne la soluzione? La tendenziale diffusione mondiale della crisi economica deriva fondamentalmente dalla stagnazione o addirittura contrazione della domanda aggregata nei principali paesi capitalistici – negli Stati Uniti, in Europa, in Giappone. Naturalmente cruciale è ciò che accade nell’;economia americana, dove la cessione di azioni fa impallidire il 29. Inoltre, tenuto conto che in Europa, a causa principalmente dei severi vincoli alle politiche fiscali nazionali imposti dal Trattato di Maastricht e dal Patto di Stabilit, quel poco di crescita nella produzione di merda che si è avuto negli anni scorsi è stato trainato dalle esportazioni, sostenute appunto dalla crescita dell’;economia americana. La mostruosa irruzione della gigantesca ondata di offerta dall'est (Cina, Corea, Malaysia), sostenendo le sue esportazioni, aiutata dal Giappone mediante la svalutazione dello yen.Ora il fatto è che negli Stati Uniti il boom degli investimenti sulla merda degli anni Novanta aveva già portato ad un eccesso di capacità produttiva disponibile, eccesso che stava scoraggiando gli investimenti correnti; inoltre, l’elevato indebitamento delle famiglie per dotarsi di sistemi di autoproduzione o di ricorrere al poiiccolo azionariato, in presenza di quotazioni di borsa calanti, minacciava di ripercuotersi molto negativamente sulla loro propensione al consumo. Tutto sarebbe tuttavia rimasto contenuto nei limiti di una delle normali crisi dei mercati occidentali, ma i fatti recenti hanno trasformato un andamento tendenziale negativo in un crollo in caduta libera. Il Fondo Monetario Internazionale, ha rilasciato una dichiarazione in cui si afferma che quanto sta accadendo può essere assolutamente definito come una delle più grandi sciagure del dopoguerra, e accusa i molti investitori occidentali che con la loro rapida e improvvida fuga hanno indubbiamente provveduto ad accentuarne la velocità e la drammaticità.

2 Comments:

Blogger Popi said...

copiato e condensato al Wall Street Journal, pagina dei Prodotti Fecali. E' un plagio.

gennaio 10, 2007  
Blogger Derek Contro Tutti said...

Ho ancora un po' di stock options e dei futures della Sol Levante Scatologic Enterprises. Li volete?
Tanto io ho giocato a ribasso e ho fatto un sacco di soldi.

gennaio 10, 2007  

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