domenica, gennaio 21, 2007

CARNET 139, the ass in the blossoming

"Che belli i cigni neri!" disse Gwendaline battendo le mani.
Carnet la seguiva a pochi passi, con aria svogliata.
"Vi prego, Miss Gwendaline, non avvicinatevi troppo allo stagno"
Ma niente. Gwendaline portava in giro gioiosamente il suo olimpico culo, saltellando tra le aiuole.
"Guardate! Lobelie! e... laggiù, guardate! mughetti e ireos! Non è un incanto?"
"Assolutamente incantevole. Ma perchè ci venite così poco nella vostra casa di Twin Oaks?" chiese Carnet, giusto per rispondere. Ma la grassa gentildonna era già sfarfalleggiata via, senza ascoltare. E adesso occhieggiava dietro ad un gazebo, tra un cespuglio di begonie ed un traliccio di glicine, leggiadra, come una libellula con il corpo di una lampadina.
"Oh, Lord De Culo... temo di essermi procurata una storta..."
Lui avrebbe avuto voglia di dirle: per forza, brutta imbecille, le vostre caviglie non possono reggere tutti quelle libbre di lardo. Invece si contenne, comme il faut: Noblesse oblige.
"Lasciatemi vedere... " disse soccorrevole. "Oh, non è nulla, non temete", ma non fece a tempo a finire la frase. Lei si avvinghiò a lui, appoggiando il viso sulla ruvida giacca di harris tweed.
"Che buon profumo avete, milord..." disse lei, fissandolo negli occhi.
"E' neroli. Uno dei pochi fiori occidentali utilizzato anche nell'ayurveda".
"Neroli.... - disse lei - che nome inebriante...."
Fu allora che lui notò per la prima volta quella deliziosa boccuccia da bambola, quegli occhi maliziosi, per nulla tristi nonostante le molte vedovanze, quelle guance turgide e rosee. Ma soprattutto notò quel naso vagamente suino, che preludeva ad una certa dimestichezza con le avventure del talamo ed ad una viva inclinazione alla carnalità. Sì, fu il naso, prevalentemente. La fissò a lungo: Le sue labbra erano a pochi centimetri.
"Gwen... posso chiamarvi così, vero?"
"Oh, milord... avreste già dovuto farlo da molto tempo"
"Gwen... io vorrei... vorrei essere sincero..."
"Oh, siatelo, milord, vi prego"
"Davvero me lo permettete?"
"Vi obbligo!" disse lei fingendo un broncio da bambina
"Ebbene... io vorrei penetrarvi da dietro".
Ci fu una lunga pausa
"Ma... milord! Neppure i miei precedenti mariti avevano mai osato tanto..."
"Mi avete chiesto voi, di essere sincero"
"E sia. Ma ad una condizione..." disse Gwen irrigidendosi un pochino
"Tutto quello che volete" rispose Carnet
"Che non vi limitiate a quello!" rispose Gwendaline esplodendo in una sonora risata.

3 Comments:

Anonymous Anonimo said...

ti stai specializzando nella variante sesso della storia?

gennaio 21, 2007  
Blogger klaus said...

come sai sono un erotomane incallito

gennaio 21, 2007  
Blogger klaus said...

no, volevo semplicemente sottolineare che mentre Carne è nella merda, suo fratello si diverte e conduce una vita lasciva ed oziosa.

gennaio 21, 2007  

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