Carnet, chapter 21 - Insight flashback
"Carnet-de-Culo! Carnet-de-Culo! Car-net de Cuu-looo!" Le grida degli altri bambini lo stavano facendo impazzire. Vestito da marinaretto, con le gote rotonde e paffute, divise da una profonda fossetta, stava in piedi in mezzo al cortile della scuola, come inebetito.
Provava dentro di sé una sorta di disprezzo per quei suoi compagni così aggressivi, "Una specie di branco di pirañas anali" pensò, e sputò per terra.
La maestra Mizzi aveva cercato di difenderlo, ma appena fuori della classe i ragazzi cominciavano a spintonarlo e a prendersi gioco di lui, loro, che erano brutti e dovevano coprirsi il culo coi pantaloni.
"Siete nella merda, ragazzi" mormorò Carnet, "Siete proprio nella merda". Raccolse in silenzio le sue cose, sparse per il cortile, e si allontanò seguito dalle grida e dalle risate.
Quando fece ritorno, con il suo shitgun in mano, gli altri bambini si fecero di colpo silenti.
"Da oggi chiamatemi Carne" sussurrò, prima di premere il grilletto.
Provava dentro di sé una sorta di disprezzo per quei suoi compagni così aggressivi, "Una specie di branco di pirañas anali" pensò, e sputò per terra.
La maestra Mizzi aveva cercato di difenderlo, ma appena fuori della classe i ragazzi cominciavano a spintonarlo e a prendersi gioco di lui, loro, che erano brutti e dovevano coprirsi il culo coi pantaloni.
"Siete nella merda, ragazzi" mormorò Carnet, "Siete proprio nella merda". Raccolse in silenzio le sue cose, sparse per il cortile, e si allontanò seguito dalle grida e dalle risate.
Quando fece ritorno, con il suo shitgun in mano, gli altri bambini si fecero di colpo silenti.
"Da oggi chiamatemi Carne" sussurrò, prima di premere il grilletto.
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